Consiglio Direttivo 2020 - 2021
L'assemblea degli associati in data 25 novembre 2019 ha eletto il Consiglio Direttivo per il biennio 2020 – 2021 nelle persone di: Riccardo Bacarelli, Gianluca Berardi, Bruno Botticelli, Pietro Cantore, Alessandro Cesati, Alessandra Di Castro, Marco Longari, Dario Mottola, Walter Padovani, Tomaso Piva e Maria Novella Romano.
I Consiglieri, nella riunione del 16 dicembre 2019 hanno nominato Alessandra Di Castro Presidente dell'Associazione; Riccardo Bacarelli e Walter Padovani Vice Presidenti; Tomaso Piva Segretario Generale e Pietro Cantore Tesoriere.
Il nuovo Consiglio parte da un ottimo lavoro svolto dal Presidente uscente Enrico Frascione e dai presidenti che lo hanno preceduto, Giovanni Pratesi e Carlo Orsi, con cui la maggior parte di noi ha avuto il privilegio e la fortuna di collaborare.
Prendo questo testimone con grande senso di responsabilità ed è mia intenzione lavorare al meglio anche per introdurre novità che siano al passo con i cambiamenti del tempo. Il mercato dell’arte e il collezionismo sono parte di un mondo che muta velocemente, è pertanto necessario rendere “dinamico” un mestiere come il nostro storicamente ancorato alla tradizione.
Ritengo prioritario tra i diversi scopi dell’Associazione quello di promuovere, ridefinendoli, il ruolo, il valore e l’identità degli antiquari italiani, sul territorio nazionale ma anche in ambito internazionale.
Così come credo fermamente nella collegialità e in una gestione più partecipata dell’Associazione. Per raggiungere questi obiettivi cercheremo di agevolare uno scambio continuo e proficuo di idee tra tutti gli associati, nelle grandi città come negli altri centri italiani, vitali e densissimi di cultura.
Infine, dobbiamo impegnarci ancora di più per rafforzare il nostro profilo istituzionale, senza però snaturare la nostra nobile professione, proseguendo il lavoro lungo e tenace delle consigliature passate, intensificando i rapporti e il dialogo costante con il MIBACT, con gli organi politici preposti alla cultura e al commercio e con il NTPC dell’Arma dei Carabinieri.
Alessandra Di Castro
Presidente AAI
STORIA DELL'ASSOCIAZIONE
L'Associazione Antiquari d'Italia nasce il 10 ottobre 1959, con un atto che voleva essere di appoggio e di condivisione allo spirito e agli ideali della Mostra Mercato Internazionale dell'Antiquariato di Firenze. Suo fiore all'occhiello, l'Associazione ha costantemente elevato negli anni il livello qualitativo della manifestazione, identificandosi negli obiettivi e nelle ambizioni dei suoi affiliati, e ponendola così fra le più autorevoli del panorama internazionale. Lo scopo era anzitutto dare agli antiquari di prestigio un'istituzione e un evento dove sentirsi ascoltati, compresi e al meglio rappresentati, al di là di un mercato allora vissuto come un magma indistinto e confuso.
In questo senso Associazione e Mostra Mercato (cui spetta il primato di essere stata la prima manifestazione di arte antica al mondo) si sono da sempre riconosciute, definendosi come modello di qualità e moralità in uno scenario non solo italiano ma anche internazionale, e di tutte quegli eventi che in seguito sarebbero giunti.
Equità e chiarezza di prospettive sono pertanto la forma che da sempre l'Associazione ha tenuto verso i suoi membri, sia nell'ipotesi di controversie – ponendosi ogni qual volta verso le parti avverse in un ruolo di conciliazione e intermediazione – sia di sostegno di fronte ad azioni e provvedimenti chiaramente lesivi dei suoi protetti.
Resta infatti uno dei principi fondamentali dell'Associazione la trasparenza del commercio di opere d'arte, e il perseguimento deciso verso ogni scorrettezza e scaltro espediente, che da sempre combatte con iniziative di contrasto, anche di carattere legale. Un atteggiamento pertanto fermo e risoluto verso la difesa dell'arte antica e la valorizzazione del suo patrimonio.
Oggi l'Associazione conta 160 antiquari, aderisce alla Confederazione internazionale dei mercanti di opere d'arte, partecipa all'organizzazione di prestigiosi eventi culturali, promuove lezioni e conferenze per avvicinare e diffondere la conoscenza delle antichità e del loro commercio, e infine offre borse di studio, premi o certificati che possano essere di stimolo allo sviluppo della cultura e alla cognizione del patrimonio di arte antica.