RESTAURI REALIZZATI CON IL CONTRIBUTO DELL’AAI
Galleria Estense Modena
2015
Francesco Bertos (Venezia, 1768 - 1741)Quattro gruppi allegorici composti da tre figure ciascuno
Lega di rame
2016
Nicolò Roccatagliata (Genova, 1539 – Genova, 1636)Alare con Venere
Inizio XVII secolo, bronzo. Inv. 6922
Alare con Bacco
Inizio XVII secolo, bronzo. Inv. 6923
2017/2018
Il restauro conservativo del vasellame islamico delle collezioni estensiNelle straordinarie collezioni dei duchi d’Este, ai tempi di Ferrara capitale (XV-XVI secolo), insieme a dipinti, sculture, reperti archeologici, gemme e molte altre tipologie di opere d’arte, vi erano pure manufatti islamici in ottone, giunti ai duchi grazie ai fecondi rapporti con il mondo arabo per il tramite della città di Venezia.
Trasferiti a Modena all’inizio del Seicento e qui rimasti fino a oggi, questi particolarissimi oggetti - un eccezionale acquamanile con figura di falconiere, dei bruciaprofumi, delle ciotole, un candeliere, un secchiello - sono riferibili a botteghe orientali (persiane, anatoliche, siriane o egiziane) e sono stati realizzati fra il XII e il XIV secolo.
Manifattura persiana
Acquamanile, 1190–1210 ca.
Ottone battuto e sbalzato, inciso e ageminato in rame e in argento, inv. 6921
Manifattura siriana o egiziana
Ciotola, 1290–1350 ca.
Ottone battuto, ageminato in oro e in argento , inv. 2062
Manifattura siriana o egiziana
Scatola cilindrica con coperchio, 1300–1350 ca.
Ottone battuto, ageminato in oro e in argento, inv. 2063
Manifattura siriana o egiziana
Ciotola, 1300–1350 ca.
Ottone battuto, ageminato in argento, inv. 2064
Manifattura siriana o egiziana
Coperchio di bruciaprofumi, 1290–1310 ca.
Ottone battuto e traforato con intarsi in argento, inv. 2065
Manifattura siriana o egiziana
Bruciaprofumi, 1290–1310 ca.
Ottone battuto e traforato con intarsi in argento, inv. 2066
Manifattura siriana o egiziana
Bruciaprofumi, 1290–1310 ca.
Ottone battuto e traforato con intarsi in argento, inv. 2067
Manifattura siriana o egiziana
Secchiello, 1340–1360 ca.
Ottone ageminato in argento, inv. 2074
Manifattura anatolica
Candeliere, 1290–1310 ca.
Ottone o bronzo con decorazione incisa e ageminata in argento, inv. 2076
Manifattura iraniana
Ciotola, 1305
Ottone battuto, ageminato in oro e in argento, inv. 8082
2019
Giuseppe Antonio Ghedini (Ficarolo, 1707 – Ferrara, 1791)Ritratto di Girolamo Baruffaldi, 1736
Olio su tela
Già collezione Costabili a Ferrara; acquistato per la Pinacoteca nel 1974
Pinacoteca Nazionale di Ferrara, inv. 133
Girolamo Baruffaldi (Ferrara, 1675 – Cento, 1753/55) è stato un erudito, letterato e religioso, noto in ambito artistico soprattutto in quanto autore delle Vite dei pittori e scultori ferraresi, trattato ricchissimo e fonte indispensabile per la storia dell’arte locale. Questo superbo ritratto è una delle prove più felici del giovane Ghedini, qui non ancora trentenne, per l’intenso pittoricismo alla veneta con cui sono eseguiti l’abito e il mantello di Baruffaldi, e per l’umanità affabile che ispira il suo volto.
Giuseppe Antonio Ghedini (Ficarolo, 1707 – Ferrara, 1791)
Ritratto di Alfonso Varano, 1740
Olio su tela
Provenienza sconosciuta; in Pinacoteca prima del 1957
Pinacoteca Nazionale di Ferrara, inv. 184
Il poeta e drammaturgo Alfonso Varano (Ferrara, 1705-1788) discende dalla famiglia degli antichi duchi di Camerino. Questo ritratto ufficiale ne esalta anzitutto la nobiltà di lignaggio, presentandolo come un aristocratico dall’abbigliamento ricercato, reso con virtuosismo nelle diverse consistenze dei tessuti. È assistito da un paggio moro, e mentre con sguardo apparentemente distaccato fissa l’osservatore, indica una delle sue opere letterarie appena compiute, le Rime amorose, pastorali e scherzose.
MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
L’Associazione Antiquari d’Italia, in occasione della XXX Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, ha sostenuto il premio per la scultura più bella presente in Mostra. L’importo del premio, su indicazione della stessa Associazione, è stato devoluto per il restauro del rilievo di Benvenuto Cellini, raffigurante Perseo e Andromeda facente parte delle collezioni del Museo del BargelloGUARDA I VOLUMI PUBBLICATI CON IL CONTRIBUTO DELL’AAI | TORNA A SPONSORSHIP